Eventi di rilievo
In mostra a Sondrio quarantacinque "Madonne vestite" provenienti dalle valli alpine di Alfredo Tradigo Il modello è sempre lei, Maria, la ragazza della gioia e del dolore, la ragazza destinata alla gloria e nella cui immagine si sono identificate intere generazioni. Maria, diffusa dall'arte e dalla pietà popolare in immagini tridimensionali tra arte e devozione, le cosiddette "Madonne vestite", ma-nichini dal torsolo di legno, rivestiti di paglia e gesso, le braccia e le gambe semovibili per favorire il cambio degli abiti, i capelli di crine e gli occhi di pasta vitrea. Opere d'arte "polimateriche", si direbbe oggi; e che ancora oggi ci guardano dalle teche degli altari, porgendoci il rosario, mentre sull'altro braccio reggono il Bambino Gesù benedicente. Un tempo mani premurose di donne, riunite in confraternite, vestivano questi simulacri con stoffe preziose, le incoronavano, le agghindavano di collane e anelli, pronte per "uscire" in occasione delle grandi processioni: il giorno dell'Assunta, il Venerdì santo, la benedizione dei campi, i riti propiziatori per invocare la pioggia o la protezione da alluvioni ed esondazioni. |
|||||
|