
Eventi di rilievo
1. Umiltà oggettiva e umiltà soggettiva Ascoltiamo un episodio della vita di Francesco d’Assisi nell’incantevole lingua dei Fioretti: Uno dì tornando santo Francesco dalla selva e dalla orazione, e sendo allo uscire della selva, il detto frate Masseo volle provare sì com’egli fusse umile, e fecieglisi incontra, e quasi proverbiando disse: «Perché a te, perché a te, perché a te?». Santo Francesco risponde: «Che è quello che tu vuoi dire?». Disse frate Masseo: «Dico, perché a te tutto il mondo viene dirieto, e ogni persona pare che desideri di vederti e d’udirti e d’ubbidirti? Tu non se’ bello uomo del corpo, tu non se’ di grande scienza, tu non se’ nobile onde dunque a te che tutto il mondo ti venga dietro?». Udendo questo santo Francesco, tutto rallegrato in ispirito […], si rivolse a frate Masseo e disse: «Vuoi sapere perché a me? vuoi sapere perché a me? vuoi sapere perché a me tutto ’l mondo mi venga dietro? Questo io ho imperciò che gli occhi santissimi di Dio non hanno veduto fra li peccatori nessuno più vile, né più insufficiente, né più grande peccatore di me” [1] |
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