Editoria - Novità editoriali |
Gesù Cristo, maestro dell’orazione, prega e insegna a pregare. Alla sua scuola impareremo a vivere la comunione con Dio, a coltivare e riscoprire l’intimità con Lui dentro la nostra anima.
La comunità che si raduna nel suo nome, desidera pregare come Gesù stesso ci ha insegnato, perché venga illuminata ed infiammata dal suo Divino Amore.
Il culmine della preghiera è "Padre nostro", la preghiera personificata.
Padre Wilson D’Souza, Rettore e Guardiano del Santuario della Madonna dello Splendore, Cappuccino Indiano, Dottore in Sacra Scrittura, autore di libri e articoli, scrive e parla correntemente in inglese e in italiano.
Editoria - Novità editoriali |
L’Autore guarda le Creature, in esse vede Dio e vede sé stesso, le tappe del suo cammino; il creato è impresso nel cuore di Francesco, ha segnato la sua storia, e fr. Orazio ce lo descrive con pennellate leggere. I versi del Cantico si espandono, si dilatano nel tempo e nello spazio e coprono i vari momenti dell’esistenza del serafico Padre.
Novità - Eventi di rilievo |
Nella puntata di "A sua Immagine" del 15 febbraio 2025, fr. Carlo Maria Chistolini presidente della Fondazione Assisi Missio, racconta il Museo Missionario di Assisi e la storia delle missioni in Amazzonia.
Novità - Eventi di rilievo |
[Lv 25, 4] - «Il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna»
Il rimando immediato del testo del Levitico è allo shabbat (sabato) e al suo significato: giorno di riposo e, insieme, giorno dedicato al Signore, per fare memoria dell’agire stesso di Dio. Perché la terra venga riconosciuta come un dono e non sia sotto il segno di uno sfruttamento selvaggio. Infatti, la terra non può essere sfruttata ad oltranza. Gli antichi sapevano bene, attraverso l’osservazione e l’esperienza, che la terra non poteva dare sempre frutto ma aveva bisogno di riposare. Il riposo della terra permette che essa si rigeneri e non diventi sterile.
Novità - Eventi di rilievo |
Il 2025, anno giubilare, è per le famiglie francescane anno di un altro “giubilo” che 800 anni fa si è levato dalla vita stessa di Francesco, appena segnata dalle stimmate, il Cantico delle creature.
di fr. Andrea Gatto OFMCap
L’11 gennaio, tra S. Damiano e il Santuario della Spogliazione, il Comitato dei Centenari, e i rappresentanti delle famiglie francescane di tutto il mondo hanno celebrato l’apertura dell’VIII Centenario del Cantico di Frate Sole. Questa lauda in volgare italiano è nota per essere uno dei primissimi e più amati testi della letteratura italiana, e scaturisce dagli occhi ammalati eppure chiarissimi di Francesco d’Assisi proprio a S. Damiano, nella primavera del 1225. Proprio nelle fonti biografiche del serafico padre si legge questa promessa che Francesco ascoltò da Dio, dopo una notte turbata da dolori e inquietudini: Rallegrati e sii pieno di giubilo nelle tue infermità e tribolazioni, perché da questo momento puoi ritenerti così sicuro come se fossi già nel mio regno. E fu allora che il suo cuore, non più abbandonato, si aprì a queste lodi, con tutte le creature.
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